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Campagna elettorale a suon di magliette…(Genova) presidio di Fli davanti al tribunale: “Se Ruby non puoi governare”

Elemento ormai fondamentale della campagna politica: la maglietta!

Genova. In occasione della giornata della memoria per tutti i magistrati vittime del terrorismo, i giovani genovesi di Fli lunedì mattina, dalle 9 alle 12, terranno un presidio davanti al tribunale di Genova con un’originale t-shirt.

‘Se Ruby non puoi governare’ lo slogan che apparirà sulle magliette realizzate dal coordinamento provinciale di Futuro e Libertà Genova. Per l’occasione i manifestanti prevedeono una raccolta di firme a sostegno della magistratura e della legalità.

“Abbiamo deciso di manifestare a due passi dal Palazzo di Giustizia, per la quale lavorò il procuratore generale di Genova, Francesco Coco, ucciso dalle Brigate Rosse l’8 giugno del 1976 – spiega Rosella Oddone Olivari, coordinatrice provinciale Fli – Invitiamo i cittadini a sottoscrivere una petizione per il rispetto della legalità e della Costituzione. Alla sottoscrizione parteciperanno anche i giovani di Fli con le magliette coniate dopo il caso che ha portato a ipotizzare i reati di concussione e prostituzione minorile per Berlusconi”.

La stessa iniziativa si terrà anche davanti al tribunale di Savona, con lo stesso orario e le stesse modalità.

Fonte: http://www.genova24.it

Se Ruby non puoi governare…

Quelli di Fli ormai ci hanno abbonati a delle belle idee-maglietta.

Un divertente motto stampato sulle magliette di Fli e riferito chiaramente, lo sappiamo tutti, al caso Ruby.  Queste magliette sono comparse alla convention  di Fli che,  oltre a rappresentare l’ultimo passo verso una ufficializzazione, deciderà il coordinatore di partito, anche se non sembra così semplice dato che scegliendone uno si hanno malumori da una parte del partito, scegliendone un altro i malumori si spostano ma rimangono comunque interni al partito. Speriamo che almeno queste magliette risollevino un po’ i morali con la pizzicante ironia.

Altre magliette recitano “Tu Ruby, io no”.

Fonte: http://dedenancy.wordpress.com

ps: “Che fai mi cacci”?…una precedente maglietta “Fli” che ha avuto un grande successo. Ora gli stessi di Fli ci riprovano…ottimo modo di fare politica e far circolare le idee…un plauso da newsfromtshirts.

(M.M.)

CRISI GOVERNO: URSO, NON VOGLIAMO ABBATTERE BERLUSCONI.MESI DI TENSIONE PER NULLA…MORIREMO BERLUSCONIANI.GRAZIE FINI.

La maglietta del giorno per Fli e per: Urso, Fini, Granata, Bocchino, Briguglio e tutti gli altri…

“Il nostro obiettivo non è abbattere Berlusconi” ma “è imprimere una svolta per ricostituire un centrodestra europeo che Berlusconi più di Bossi hanno pregiudicato”.

Adolfo Urso, coordinatore di Fli ospite a Omnibus su La7, parla delle intenzioni di Futuro e libertà.

“Penso che ci sarà un sussulto di responsabilità nella Lega e in buona parte del Popolo della Libertà. Berlusconi per noi è un esponente politico di rilievo, non è il padrone” spiega l’ex viceministro.

“Occorre fare un nuovo Governo allargato alle forze moderate del centrodestra. L’ala moderata del centrodestra non si riconosce più nelle cene di Arcore tra Berlusconi e Bossi: chiediamo che si torni al centrodestra moderato, quello composto da Fini, Casini, Berlusconi e Bossi” conclude prosegue Urso.

E come dice la Perry…ABBIATE PAURA , BRAVI!

e come diceva Jim Morrison…THIS IS THE END.

Fonte: agenzie varie.

Imperia: è guerra Pdl-Fli, Orlando critica Scajola e mette in vendita su internet ( dove altrimenti?) le sue magliette.

Dopo il "che fai mi cacci"...(maglietta di grande successo) ci si affida ancora alle magliette per segnalare il proprio disagio...

Sergio Orlando, fuoriuscito dal Pdl nelle cui fila è stato candidato alle ultime provinciali e ora attivista di Fli nel capoluogo e autore della maglietta che ha sfoggiato durante la cena che ha concluso la visita di Urso a Imperia, ha intrapreso una nuova iniziativa, mettere in vendita le magliette al costo di 25 euro con una particolarità. ” Viste le dichiarazioni dell onorevole Claudio Scajola sul Secolo XIX di oggi ha scritto Orlando sul suo profilo di Facebook e mandato un messaggio a tutti gli amici – ho il piacere di comunicare che le magliette della foto sono in vendita al costo di 25 € ma per gli ex di Alleanza nazionale il prezzo sarà fatto in base al tempo che ci mettono ad entrare in Fli”. 

Fonte: http://www.sanremonews.it

Fli: quasi esaurita t-shirt di Fini “che fai, mi cacci”?

Una campagna politica non può più prescindere dalle magliette...

Motivo alla Warhol con il famoso ‘Che fai mi cacci?’

Geniale idea e anche realizzata con istinto grafico notevole. Alla fine il “che fai, mi cacci” di Fini a Berlusconi, è davvero warholiano…ha rappresentato una rottura di stile; una presa di coraggio; un andare “contro” inatteso… il momento in cui tutto accade e le cose prendono direzioni diverse…il momento in cui il vento gira…suggellare tutto ciò in una maglietta non è semplice. Complimenti.

(redazione newsfromtshirts)

(ANSA) – BASTIA UMBRA, 6 NOV – Quasi esaurita, tra i gadget della prima convention di Futuro e Liberta’, la t-shirt in stile Andy Warhol con la foto di Gianfranco Fini che alza il dito contro il premier Silvio Berlusconi e dice ‘Che fai mi cacci?’, nello scontro ormai celebre della direzione del 22 aprile scorso. Costo 10 euro.

Che fai, mi cacci? (Ma, detto tra noi, alla fine chi caccia chi?)

Un "mi cacci" di warholiana memoria....

ps: se qualcuno ha la foto della maglietta ( Repubblica l’ha pubblicata ma non permette “copia e incolla” prego inviare a: newsfromtshirts). In regalo un maglietta!

L’oggetto più pop che ci sia è sicuramente la t-shirt, magari recante l’effige dei propri miti personali. E non c’è destra pop senza “guerra delle magliette”. Anche questa è politica postmoderna. È a Milano, in particolar modo, che i supporter finiani si stanno scatenando in vista dell’incontro di lunedì con il presidente della Camera. I militanti lombardi di Fli, in particolare, accoglieranno Fini indossando t-shirt di colore arancione, in ricordo della rivolta ucraina del 2004. L’iniziativa è stata pensata dall’assessore comunale alla Salute e finiano di ferro Giampaolo Landi di Chiavenna. «Ho fatto preparare un centinaio di magliette arancioni – ha affermato Landi – in ricordo dell’ultima rivoluzione liberale europea». Sulle magliette sarà stampato lo slogan “Fini per Milano” che campeggerà anche sullo striscione all’interno del teatro Derby dove è previsto il dibattito. E tra i gadget per i partecipanti al dibattito l’assessore ha preparato anche dei cappellini, sempre arancioni, con su scritto “Laici e liberali con Landi”. Ma i richiami ucraini non saranno l’unico riferimento che campeggerà sulle maglie dei “futuristi” milanesi. All’incontro di inizio settimana prossima saranno infatti in vendita anche t-shirt dal taglio più pop con citazione del celebre dito accusatorio del presidente della Camera nei confronti di Silvio Berlusconi. La composizione ricorda Andy Warhol ed è formata da sei riquadri colorati. Nei due centrali vediamo il volto di un combattivo Gianfranco Fini, nei quattro ai lati il dito indice stesso, vera e propria icona del ritorno della passione politica in Italia. Per chi non avesse capito di che parliamo, la maglia richiama anche una frase esplicativa: «Che fai, mi cacci?». Si tratta, ovviamente, dello scatto d’orgoglio di Fini che, in direzione nazionale del Pdl, si batté affinché il suo ruolo di cofondatore del partito fosse rispettato contemplando anche la possibilità del dissenso e della dialettica interna. In molti, all’epoca, parlarono di uno strappo simbolico, di un’offesa al corpo mistico del capo che il berlusconismo più deteriore è abituato a venerare. Quello scatto, quel dito, quelle parole ruppero un incantesimo. «Per noi quel gesto rappresenta il momento della riappropriazione della politica, del ritorno del polemos, l’inizio di una fase nuova della politica italiana», spiegano gli ideatori della t-shirt che, siamo certi, andrà letteralmente a ruba. Ma lunedì, per Fini, non saranno tutte rose, fiori e… t-shirt. Alcuni ex missini più o meno orbitanti intorno al Pdl stanno già dichiarando battaglia, con tanto di armamentario linguistico becero-feltriano. «Faremo sentire, forte e chiara, la voce dei missini milanesi che chiedono che l’infame traditore Fini se ne vada sia dalla poltrona di Montecitorio che dalla nostra casa di Montecarlo», ha tuonato Roberto Jonghi Lavarini. Quest’ultimo non è affatto sconosciuto, soprattutto nell’ambito della cosidetta “destra radicale”, dove il personaggio è noto come “barone nero”, per ascendenze nobili e preferenze politiche. Jonghi Lavarini ha in effetti attraversato praticamente ogni iniziativa “d’area” nel capoluogo lombardo. Oggi, come da facile copione, lo ritroviamo tra i berluscones di ferro. Sul suo blog, intanto, viene pubblicizzata una commemorazione della Marcia su Roma. Questo il programma: «Tradizionale cena dei camerati milanesi. Saluto degli ex combattenti della Repubblica sociale italiana. Canti, brindisi, lotteria tematica (quota di partecipazione 35,00 euro a testa)». Non è chiaro se il fez lo si debba portare da casa o venga fornito dall’organizzazione. Più sotto campeggia il documento dell’ufficio di presidenza del Pdl con cui veniva cacciato Fini. La quota di partecipazione, in questo caso, non è specificata.

Fonte: Federico Locchi, dal Secolo d’Italia del 23 ottobre 2010

Fli: ultimo giorno di ‘saldi’ per gadget Generazione Italia ‘tutti con Fini a Mirabello’.

Commando suicida X: venite avanti ed odiatemi!

Roma, 25 ago. – (Adnkronos) – I sostenitori di Gianfranco Fini si affrettino: sul sito di Generazione Italia i gadget dell’associazione lanciata da Italo Bocchino che ‘accompagneranno’ la Festa di Futuro e liberta’ a Mirabello si possono acquistare con un sostanzioso sconto del 25% ancora per poche ore. Oggi, infatti, e’ l’ultimo giorno di ‘saldi’ per gli oggetti acquistabili online sul sito di Generazione Italia con il logo dell’associazione e lo slogan ‘tutti con Fini a Mirabello’: dalla cravatta blu di seta personalizzata da 39 euro, alla t-shirt blu navy unisex da 18,50 euro; dallo zainetto in nylon impermeabile con tasca portaoggetti e bretelle in cordoncino regolabili da 12,50 euro, alla bandiera di poliestere 150×100 da 17 euro, tutti da scontare.