oscar | News from T-shirts

Oscar, e se vincesse Bansky?

Blasfemo; ma non troppo. L'Oscar si può vincere...

Nel cristallizzato protocollo della cerimonia degli Oscar un “cane pazzo” potrebbe arrivare sul palco del Kodak Theatre a sconvolgere le regole del “sacro” gioco. Banksy , il misterioso street artist britannico, sarcastico e fortemente politico, che fa dell’anonimato la sua cifra, ma le cui opere sono ricercatissime e vendute a centinaia di migliaia di sterline. Cosa c’entra Bansky con gli Oscar?

E’ candidato con “Exit Through the Gift Shop” ad una stauina per il miglior documentario, e chissà, potrebbe anche vincere. E mentre Tom Sherak, presidente dell’Academy, cela la preoccupazione con una dichiarazione di liberalità, per cui promette di lasciare libero l’artista di esprimersi, ciò che non si legge dalle note ufficiali è che il 37enne di Bristol (queste le sole note biografiche che è dato conoscere) potrebbe essere capace di tutto, anche di arrivare nudo all’eventuale consegna della stauina, col volto coperto – è chiaro – mascherato magari.

Ma a sfavore di Bansky c’è un diffuso sospetto, quello che il suo documentario non racconti affatto la verità ma sia piuttosto una storia costruita. Nella guerriglia permanente del mondo dell’arte di strada, un giovane di nome Thierry Guetta tenta di documentare il lavoro di alcuni dei professionisti più noti del “movimento rinnegato”. Poi Banksy prende il controllo del film e fa di Guetta e la sua ossessione.

Intanto per chi volesse approfondire “l’argomento” Bansky è pronto un documentario che lo riguarda How to sell a Banksy (come vendere un Banksy).