L’arte ribelle che passa per il burqa

Chissà se andando in giro con questa t-shirt riusciremmo a destare l’attenzione dell’artista che sta sconvolgendo la Francia…probabilmente se fosse un manifesto pubblicitario per le vie di Parigi lo ritroveremo a breve completamente ricoperto di un burqa fatto di inchiostro.

Di cosa sto parlando? Di Princess Hijab, artista francese che manifesta il suo dissenso contro la politica di vietare il burqa di Sarkozy con degli happening del tutto illegali nelle metropolitane della città.

La sua “missione” è portare avanti una ribellione silenziosa contro tutto ciò che c’è di sbagliato nella pubblicità del mondo occidentale…e così le modelle ammiccanti e sensuali dei cartelloni pubblicitari diventano parte della sua battaglia artistico/culturale.

Con l’utilizzo di un pennarello nero infatti l’artista disegna i burqa sui volti dei protagonisti nei manifesti pubblicitari trasformandoli, loro malgrado, in opere d’arte dal forte impatto comunicativo.

E di forte impatto è anche l’artista stessa: completamente coperta dal velo e dai lunghi capelli che le nascondono il volto, guanti alti e neri per non macchiarsi con l’inchiostro le donano un’aria ancora piu misteriosa ed inquietante.

Il canale Babelgum le ha dedicato uno speciale per descrivere il suo operato con un mini documentario di 5 minuti che la segue nelle sue opere notturne.

«Abbatto la gerarchia. Non credo nelle fotografie. Le vostre icone luminose sono solo una meschina morsa alla gola per spiriti deboli. Non mi eccitate più. Queste fotografie devono morire. Odio queste fotografie. Non rido per nulla. Il bieco ghigno delle risate delle persone equivalgono a un’isteria minacciosa che distrugge la ragione. Fatevi raccontare come sono fatta: sono straight edge nel comportamento e nel linguaggio. Non me ne frega niente della sensualità e dell’erotismo. Guardatemi. La mia resistenza è ciò che mi connette a voi. La vostra battaglia è distorta fin dal principio. State attenti o vi abbatterò. Nessun falso può distruggermi. Sono un mutante combattente per la causa. Sono l’opposto della classificazione. I miei unici maestri sono Bob Flanagan (un performing artist mancato a New York nel ’96 e alquanto ribelle, ndr) e Darth Vader (il personaggio immaginario del l’universo fantascientifico di Guerre Stellari)».

e ancora:

«Il mio lavoro è ispirato dal movimento anti-consumista. Sono una hijabi della pubblicità. In altre parole ricopro le pubblicità con un velo nero, che è un simbolo di oscurità e un modo per nascondere elegantemente la pubblicità. Ed è anche uno studio sui territori e l’identità».

Questo il manifesto di un’artista controversa che farà sicuramente discutere ma che, a livello comunicativo, ha già vinto la sua battaglia.

per vedere il documentario: Babelgum.it

  1. Proteggi la pelle nella quale sei dentro? Dunque mercificazione o cosa? Ne parlavamo anchesu Vongole & Merluzzi il nostro blog. Vieni a trovarci. Complimenti per il tuo 😉 http://vongolemerluzzi.wordpress.com/

    • era una immagine un pò esasperata esattamente come mi sembra esasperata questa Princess Hijab…
      Lei si protegge nascondendo sè stessa e le immagini pubblicitarie. Una forzatura. Così’ come posh su quella
      maglietta…verrò prestissimo a farmi due..vongole ( un pò meno merluzzi…). Bis.

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